Perché sto facendo lo spettacolo “ULTIMO ATTO”?

È una domanda che mi pongo spesso, e vorrei condividerne la risposta con voi.

Tapani Mononen

10/5/20231 min read

Naturalmente questo è solo il mio parere personale, perché questa volta ho la fortuna di far parte di un'ottima squadra di professionisti che mi stanno spingendo al di là dei miei limiti. Lo spettacolo fa parte del mio progetto “Uomini e violenza” , un'indagine sull'uso e l'abuso del potere e sulla violenza, con l'obiettivo di denunciare comportamenti tossici associati al maschile.

Mentre il mio libro "VERSO UN UOMO INTEGRO" è stato un racconto estremamente personale, "ULTIMO ATTO" mi ha portato in una dimensione diversa. Nonostante il tema tocchi profondamente la mia realtà personale, la storia è inventata. Questa esperienza mi sta facendo affrontare la mia realtà in un modo completamente nuovo, diversamente a quanto ho vissuto scrivendo il libro. È un ulteriore grande passo verso la mia evoluzione come individuo.

Per me, il teatro deve nascere da una profonda esigenza personale e deve riflettere chi sono come uomo. Attraverso il processo creativo, si trasforma in arte. Onestamente, vedo pochissimo teatro di questo tipo in circolazione, e spero che il nostro spettacolo possa portare qualcosa di nuovo all'arte teatrale.

Giudicate voi, riempendo la sala il 28 ottobre.

E la domanda, che ho fatto all’inizio: perché?

Semplicemente è una continuazione per dare un senso alla mia propria esistenza e tutto quello che ho vissuto.

La serata 28 ottobre sarà per me una data estremamente importante, poiché sto mettendo tutto me stesso, sia a livello personale che artistico.

Se deciderete di unirvi a noi, spero che la serata sia altrettanto significativa per voi.

Grazie per il vostro sostegno,

Tapani Mononen

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